Comiso | dopo decenni un sogno che diventa realtà per ragusa

Firmati i decreti per l'apertura dell'aeroporto

Data storica per la Provincia di Ragusa

Adesso ognuno deve fare la propria parte per svilupparne le potenzialità

di Carmelo Riccotti La Rocca

La firma dei decreti
La firma dei decreti

COMISO | Sono stati firmati ieri pomeriggio a Roma i decreti di certificazione e di apertura dell’Aeroporto degli Iblei Gen. Vincenzo Magliocco. I documenti sono stati siglati presso la sede dell’Enac, presente il presidente dell’Ente Vito Riggio, oltre al sindaco Giuseppe Alfano, al presidente di Soaco Rosario Dibennardo, ai numerosi rappresentanti istituzionali degli enti territoriali coinvolti, dei sindacati e dell’imprenditoria.

«Per quanto possa sembrare un’espressione abusata e perfino banale perché scontata, oggi è una data storica per Comiso, per la provincia di Ragusa e per tutto il Sud-est della Sicilia – dichiarano congiuntamente il sindaco Alfano e il presidente Dibennardo -. La soddisfazione è tanta, almeno quanto l’emozione. È stato perfezionato un atto di estrema importanza per l’aeroporto comisano. Si chiude un percorso ma se ne inizia un altro. Non possiamo certo crogiolarci su questo obiettivo perché ora è fondamentale portare a compimento tutti i contatti avuti in queste settimane coi vettori e firmare i contratti con le compagnie aeree grazie al sicuro supporto della Regione siciliana e della Camera di Commercio di Ragusa. Siamo all’inizio di una nuova fase che produrrà sviluppo economico e sociale in tutta quest’ampia porzione di Sicilia. L’aeroporto è finalmente una realtà concreta, non più un sogno da realizzarsi, tocca ora al territorio difenderlo e svilupparne le potenzialità. Un doveroso ringraziamento va, in questo giorno fausto, a tutti gli enti, le istituzioni, i prefetti che a Ragusa si sono avvicendati in questi anni ma che hanno perorato la causa dell’apertura dell’aeroscalo comisano come un obiettivo strategico per l’emancipazione di un’area per troppo tempo trascurata. Un ringraziamento a quanti, ancora si sono spesi per raggiungere questo obiettivo, alle organizzazioni di categoria e a quelle produttive, ai nostri soci privati, Sac e Ies, dulcis in fundo all’Enac con la quale abbiamo interloquito, siamo stati seguiti, sostenuti e supportati».

Giovedì 23 maggio 2013